Ha conquistato la nuova frontiera della comunicazione e dell’intrattenimento sul web con il suo debutto dietro una macchina da presa. Eppure nonostante le centomila visite per “The night club”, Lory del Santo per il suo secondo film punta in alto, e mira ad una produzione più ampia, che parlerà dell’amore, anche se al momento la regista pare attraversare un periodo particolare dal lato sentimentale, che la porta ad essere disillusa e diffidente nei confronti degli uomini.
Lory dove trascorrerai le tue vacanze questa estate?
Trascorrerò un mese e mezzo in America, a South beach.
Vai per relax oppure per lavoro?
No, in realtà accompagno mio figlio Loren ad un corso di tennis. Si tratta di un intense course durante il quale giocherà a tennis ogni giorno. Sono ormai sei anni che vi partecipa e a me piace che lui faccia questa esperienza perché sta a contatto con molti altri bambini stranieri, perché è un po’ timido, un po’ introverso.
In ogni caso avrai modo di ritagliarti dello spazio per pensare anche a te stessa?
Io farò la casalinga a tempo pieno, perché durante l’anno non riesco a farlo mai. Infatti la prima volta che Loren mi ha vista ai fornelli, mi ha detto che non pensava io fossi capace di cucinare. Chiaramente non mi aveva mai visto farlo, perché a Milano c’è sempre qualcun altro che lo fa per noi.
Qualche mese fa è sbarcata su Youtube la tua opera prima dietro una cinepresa con il cortometraggio si chiama”The Night Club – Osare per credere” . Quali bilanci hai tratto da questo lavoro?
Molto soddisfacenti considerato che il corto è stato visto da centomila persone.
La critica ha detto di “The night club” che si tratta di un porno senza nudo. Come reputi questo primo giudizio sul tuo lavoro?
Sono contenta perché vuol dire che il mio film è stato esaltato dalla critica in quanto riuscire a fare un porno senza nudo, senza alcun bacio, senza che i protagonisti si tocchino, è un vero e proprio complimento per me. È un
film che suscita delle emozioni senza alcuna volgarità. La finalità di un film porno è proprio quella di stimolare delle sensazioni fisiche. Evidentemente io sono capace di farlo, attraverso la mia macchina da presa, ma senza ricorrere a scene di sesso.
Ormai la tua passione per la regia si è trasformata in un vero e proprio lavoro. Come è nata la tua passione per la macchina da presa?
Qualche tempo mio figlio Devin aveva comprato una buon macchina da presa, ma non l’aveva mai usata. Così ad un certo punto ho deciso di farlo io, e da allora non me ne sono mai staccata. Se non fosse stato per lui io non avrei mai comprato una cinepresa, perché non avrei saputo da dove iniziare. Poi invece, tutto d’un colpo, è scattato il meccanismo ed ho fatto il primo film come se nulla fosse. E adesso sto preparando il secondo.
Di cosa parlerà questo tuo secondo lavoro?
Parlerà dell’amore sconosciuto, cioè quell’amore che ancora non riusciamo a capire. La sceneggiatura è mia, ed è la mia forza perché sono bravissima ad inventare scene, situazioni. Se dovessi affidarmi a qualcuno che mi scrive la sceneggiatura probabilmente io da regista non sarei capace di realizzarla. A differenza del primo lavoro, questo nuovo progetto sarà realizzato ad episodi, perché voglio fare qualcosa più lunga di dieci minuti.
Come donna ritieni di aver sperimentato nella tua vita l’amore sotto ogni forma?
A me ha sempre intrigato l’amore nelle sue varie forme: a livello commerciale, a livello sentimentale, l’amore che si vende, che si svende o che si conquista.
Per quale motivo hai utilizzato il mercato di youtube per la diffusione del tuo film?
Perché ormai le persone preferiscono vedere tutto e subito dal proprio cellulare: dalle notizie giornaliere, dalla partita ai risultati di una partita, e quindi anche un film.
Sei stata la prima a portare in auge il termine toy boy in Italia per via delle tue relazioni con ragazzi più giovani. Adesso a livello sentimentale che periodo stai vivendo?
Sono un po’ neutra a dire il vero perché l’amore è una tale sofferenza che ho deciso per un pò di vivere d’istinto. Da un uomo voglio coerenza, logica, e non tutti ce l’hanno. Gli uomini ti usano per i loro scopi personali, per soddisfare un bisogno fisico. Ma d’ora in poi il mio piacere personale avrà la priorità su tutto.
La tua storia più nota con un ragazzo più giovane è quella con Rocco Pietrantonio, che oggi però sta insieme ad un’altra donna. ti ha fatto male la sua scelta di vita?
Menomale invece ( ride ). Lui era un ragazzo calmo e aveva dato anche a me un senso di stabilità. Stavo bene con lui. Però poi è diventato impaziente perché voleva che io facessi di più per lui, ma io credo di aver fatto l’impossibile per lui, e nonostante tutto non si accontentava. Per questo la nostra storia è finita.
Hai il timore che gli uomini si avvicinano a te perché hanno dei secondi fini?
Si ma non li giudico più. Nella vita è anche giusto avere degli interessi, dei secondi fini, perché tanto l’amore puro non esiste. L’amore è solo un riflesso di qualcosa che noi desideriamo.
E in televisione ti piacerebbe tornare con un progetto costruito ad arte su di te?
Mi piacerebbe condurre un programma tutto mio. Nel 2010 ho fatto Missione seduzione per sedici puntate che è il mio fiore all’occhiello, ma pare che gli addetti ai lavori non si siano accorti di me.
Flavio Iacones